sabato 31 dicembre 2016

Auguri dal Partito del Sud!





Buon 2017 a tutti dal Partito del Sud
Il Partito del Sud augura a tutti gli iscritti, i militanti, i sostenitori, gli amici, i fan e i follower un Felice 2017.
A tutti ricordiamo, anche per queste feste, di imbandire le tavole con i prodotti della nostra generosa terra, perchè il riscatto del Sud passa anche per i piccoli gesti giornalieri di tutti noi.
Ricordiamo che per essere sempre aggiornati sull'attività del nostro Partito basta iscriversi alla nostra newsletter inviando una mail a info@partitodelsud.eu
Buon 2017
Staff Comunicazione del Partito del Sud

domenica 25 dicembre 2016

AUGURI DI BUON NATALE E BUONE FESTE!





Auguri di buon Natale e buone feste a tutti !

Un augurio particolare a tutti gli amici del Partito del Sud, ai militanti, ai simpatizzanti, ai tanti amici che ci seguono sui social network, ai meridionalisti e alle loro famiglie. 

Un momento per riflettere e pensare che pur nascendo in una mangiatoia si può cambiare il mondo. Non arrendiamoci ! #ConilSudsiRiparte

Natale Cuccurese
Presidente Nazionale Partito del Sud


Napoli dedica una via ad Alexandros-Alekos Panagoulis


Il Partito del Sud, presente stamane 17 Dicembre alla cerimonia di Ponticelli, ha avuto una parte in questa doverosa dedica grazie ai suoi membri presenti nella Commissione Toponomastica del Comune di Napoli, che a suo tempo hanno sostenuto e supportato con entusiasmo la giusta proposta del Sindaco de Magistris

La Napoli delle Quattro Giornate e di De Magistris 
dedica una via ad ALEXANDROS - ALEKOS PANAGOULIS,
l’antifascista che ha fatto un attentato CONTRO IL TIRANNO 

di Argiris Panagopoulos 


Una strada del quartiere popolare di Ponticelli a Napoli sarà intitolata al nostro caro compagno ed eroe della lotta contro la dittatura dei colonelli, Alekos Panagoulis quarant’anni dopo la sua scomparsa. Sabato 17 dicembre alle ore 10 la strada prolungamento di via E. Montalle sarà chiamata via Panagoulis. 
La sensibilità del Comune di Napoli, del suo sindaco Luigi De Magistris e del consiglio comunale è molto importante non solo per la storia antifascista di una delle più grandi città dell’Italia e dell’Europa del Sud, da dove veniva Alekos, ma anche per la grande battaglia contro la nostra... smemoria storica. 
Alekos è stato un grande combattente per la democrazia, la libertà e la giustizia sociale. Ha scritto qualche poesia ma di sicuro non era un… politico. 
Nell’Atene antica i tirannicidi Armodios e Aristogitone sono stati onorati con statue di bronzo. Nelle prime elezioni dopo la dittatura gli ateniesi hanno onorato Alekos con il loro voto e lo hanno portato nel parlamento come deputato dell’Unione di Centro. Alekos ha avuto la sua statua di bronzo nella piazza della Giustizia, in via Panepistimiou, tra il parlamento e la piazza Omonoia. Una statua che lo ricorda come lo avevano conosciuto tutti i greci di allora. Con la sua divisa dell’esercito e la mano e l’indice alzati a denunciare la dittatura davanti al Tribunale Militare che lo aveva condannato a morte. 
La storia di Alekos e della sua famiglia è molto nota in Italia, specialmente a quelli che hanno più di sessant’anni, perché dopo la sua scarcerazione ha vissuto in Italia, molto a Palermo, dove studiava il suo fratello, ha vissuto con Oriana Fallaci ed è diventato “famoso” a livello mondiale anche per il libro di Fallaci “Un Uomo”. 
Alekos per la maggioranza dei greci democratici e progressisti è stato assassinato e non è morto in un incidente stradale. Lo abbiamo capito subito qualche ora dopo “l’incidente” a Leoforos Vouliagmenis, noi le poche diecine di persone che siamo accorsi a vedere da vicino cosa era successo. Molti erano militanti dei partiti di sinistra e dei socialisti della zona, perché Akekos è stato ucciso nelle prime ore del Primo Maggio del 1976 e tutti eravamo per le strade ad attaccare i manifesti per la manifestazione dei sindacati. 
“La macchina è ancora calda”, aveva detto con lacrime negli occhi un persona anziana che aveva superato i due tre poliziotti di guardia per toccarla. Qualche ora più tardi dal vicino Primo Cimitero di Atene alcuni portavano garofani rossi, il fiore che è diventato simbolo dell’antifascismo greco dalla fucilazione del comunista Nikos Mpelogiannis e di tre altri suoi compagni il 1952. 
Atene e specialmente la parte in cui vivo che va da Akropoli verso lo stadio delle prime Olimpiadi e i viali di Vouliagmenis e Syggrou erano paralizzatati il giorno dei funerali di Panagoulis. Molti piangevano e tutti cantavamo le canzoni di Theodorakis e dappertutto si vedevano cartelli, striscioni, scritte sui muri e sul battistrada con una lettera, “Z”. Per noi più piccoli la “Z” voleva dire che Panagoulis Vive, dalla parola “Zει”, ma per i più grandi significava anche la rivendicazione per l’assassinio del deputato di sinistra e pacifista Lambrakis a Salonicco il 1963 dallo parastato greco, per il quale Kostas Gavras ha fatto il bellissimo film “Z, L’orgia del potere”, e l’assassinio dello studente Petroulas dalla polizia ad Atene il 1965. Per quelli che sono giovani o giovanissimi oggi la “Z” ricorda il nostro “piccolo Alexis” che aveva quindici anni quando è stato assassinato o ancora peggio giustiziato a sangue freddo da un poliziotto ad Atene il 2008. 
Alekos è stato uno degli eroi più grandi nella lotta contro i colonelli. Ha resistito, come tanti altri, alle più barbare torture della polizia militare, i cui ufficiali erano addestrati come quelli delle polizie dei paesi dell’America Latina nelle caserme dell’esercito americano. Perfino una delle bestie più feroci, il comandante della polizia militare e “dittatore invisibile” per un periodo Ioannidis ha riconosciuto il coraggio di Alekos, che ha preso come insulto le sue parole. Quando lo avevano portato in tribunale da accusato è diventato accusatore della dittatura sapendo che rischiava torture ancora peggiori. 
Alekos non era solo. Accanto a lui aveva una grande donna, la sua madre Athinà, che era diventata anche lei un altro grande simbolo, delle donne che non hanno lasciato nemmeno un attimo di tregua ai dittatori e ai torturatori, delle donne che hanno combattuto e vinto la loro battaglia per riavere i loro famigliari vivi. Suo fratello Stathis è ancora deputato, ora indipendente dopo la sua uscita da Syriza. 
Alekos si sa che non ha potuto uccidere il tiranno. Ma in Grecia il tiranno è morto da tiranno nel 1999 a 80 anni dentro l’ospedale del carcere, che lo aveva ospitato per 25 anni. Il “tiranno invisibile” e torturatore è morto nel 2010 a 87 anni. Sempre nel carcere dove aveva passato 36 anni. Hanno avuto giustizia che meritavano da una democrazia e senza la sua grazia. 
Alekos se ne è andato le prime ore del giorno dei lavoratori, il Primo Maggio del 1976. Aveva solo 37 anni. Però anche grazie all’iniziativa del Comune di Napoli, il suo spirito ribelle e la sua sensibilità democratica e libertaria Alekos… Z








lunedì 12 dicembre 2016

L' intervento di Michele Dell'Edera , Vicepresidente Nazionale del Partito del Sud, ieri a Roma all'evento nazionale "ricominciamo dal NO(i)



L' intervento di Michele Dell'Edera , Vicepresidente Nazionale del Partito del Sud, oggi a Roma all'evento nazionale "ricominciamo dal NO(i)

il Partito del Sud porta con il suo Vicepresidente all'attenzione dell'assemblea e del dibattito le emergenze che attanagliano il Sud e i suoi abitanti e della necessità per tutti di ripartire da Sud. Perchè il nostro impegno per il bene comune non è finito domenica scorsa con un NO!






Foto della sala e di alcuni intervenuti





Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista.


Stefano Fassina, Sinistra Italiana- Sel


Argiris Panagopoulos, Membro del Dipartimento di Politica Europea di Syriza



Michele Dell'Edera , Vicepresidente Nazionale del Partito del Sud

venerdì 9 dicembre 2016

Gli interventi a Roma nella sede di S&L presentazione libro del PdelSUD


Gli interventi dei relatori nella presentazione, c/o la sede nazionale di S &L a Roma, del libro "Con il Sud si riparte"del Partito del Sud:

L'intervento di Gianpaolo Scuderi



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L'intervento di Marco Furfaro



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L'intervento di Enzo Riccio 



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L'intervento di Natale Cuccurese 




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giovedì 8 dicembre 2016

Report/foto presentazione libro del PdelSUD a Roma c/o sede nazionale di S & L


Un po' di foto della presentazione di ier pomeriggio 07/12/2016 del nostro libro 'Con il Sud si riparte' presso la sede nazionale di SEL-Sinistra Italiana a Via Arenula 29...si ringraziano i compagni di SEL , in particolare i nostri amici Gianpaolo Scuderi e Marco Furfaro (Dirigente Nazionale), per l'ospitalita' e gli amici e amiche intervenuti.


martedì 6 dicembre 2016

Evento presentazione libro a Roma



                                     COMUNICATO STAMPA

Mercoledì 7 Dicembre 2016 ore 16,30 a Roma in Via Arenula 29 c/o Sede Nazionale SEL - Sinistra Italiana, presentazione del libro "Con il Sud si riparte" di autori vari del Partito del Sud, a cura Partito del Sud e SEL – SI



Interverranno: Marco Furfaro (Coordinamento Nazionale Sinistra Italiana), Natale Cuccurese (Presidente Nazionale Partito del Sud), Gianpaolo Scuderi (Sinistra Italiana) ed Enzo Riccio (Segreteria Organizzativa Nazionale Partito del Sud) 

“CON IL SUD SI RIPARTE”. Più che il titolo di un libro, dicono gli autori, è una convinzione tramutatasi in uno scritto propositivo che nasce dal lavoro e da un’idea di un Mezzogiorno protagonista del rilancio economico e sociale suo e dell’intero Paese. 
Che sia un libro che voglia seriamente non denunciare solo lo stato odierno del Sud, ma darne una chiave di lettura in grado di disegnarne il rilancio, lo si capisce dalla presenza di due “firme” importantissime della politica meridionalista oggi: 
il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris che ne ha curato la prefazione e il Governatore della Puglia ed ex Sindaco di Bari Michele Emiliano che ne ha curato la presentazione. 

E’ uno dei primi libri sul Sud che ne disegna anche le potenzialità concrete e le politiche da adottarsi non solo perché possa ripartire come area geografica del Paese, ma perché possa essere a sua volta strumento di ripartenza per l’Italia tutta. 200 pagine da leggere con attenzione. Edito dalla napoletana “Controcorrente” è in distribuzione nelle librerie del circuito Mondadori ed Edicolè e disponibile anche online sui siti IBS .

La presentazione verrà fatta da due degli autori del libro, Enzo Riccio e Natale Cuccurese esponenti della Dirigenza nazionale del Partito del Sud che è un movimento politico nuovo e che si sta diffondendo in tutto il paese. Saranno gentilmente ospitati e ci saranno gli amici di SEL-Sinistra Italiana Marco Furfaro e Gianpaolo Scuderi che hanno dimostrato interesse per i temi di meridionalismo progressista espressi dal Partito del Sud, che riporta la “questione meridionale” al centro del dibattito politico del paese, per un’alternativa politica “alta” al liberismo e al populismo dilagante.

mercoledì 30 novembre 2016

COMUNICATO STAMPA EVENTO



Mercoledì 7 Dicembre 2016 ore 16,30 a Roma in Via Arenula 29 c/o Sede Nazionale Sinistra Italiana, presentazione del libro "Con il Sud si riparte" di autori vari del Partito del Sud, a cura Partito del Sud e SEL - SI 

Interverranno: Marco Furfaro (Coordinamento Nazionale Sinistra Italiana), Natale Cuccurese (Presidente Nazionale Partito del Sud), Gianpaolo Scuderi (Sinistra Italiana) ed Enzo Riccio (Segreteria Organizzativa Nazionale Partito del Sud) 

“CON IL SUD SI RIPARTE”. Più che il titolo di un libro, dicono gli autori, è una convinzione tramutatasi in uno scritto propositivo che nasce dal lavoro e da un’idea di un sud protagonista del rilancio economico e sociale suo e dell’intero Paese. 
Che sia un libro che voglia seriamente non denunciare solo lo stato odierno del Sud, ma darne una chiave di lettura in grado di disegnarne il rilancio, lo si capisce dalla presenza di due “firme” importantissime della politica a sud oggi: 
il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris che ne ha curato la prefazione e il Governatore della Puglia ed ex Sindaco di Bari Michele Emiliano che ne ha curato la presentazione. 


E’ uno dei primi libri sul sud che ne disegna anche le potenzialità concrete e le politiche da adottarsi non solo perché possa ripartire come area geografica del Paese, ma perché possa essere a sua volta strumento di ripartenza per l’Italia tutta. 200 pagine da leggere con attenzione. Edito dalla napoletana “Controcorrente” è in distribuzione nelle librerie del circuito Mondadori ed Edicolè.


sabato 26 novembre 2016

E' morto Fidel Castro!





All'età di 90 anni è morto Fidel Castro. L'ultimo rivoluzionario comunista ancora al potere da 57 anni. Figura discussa...amata da tanti e odiata da diversi. Innegabile abbia dato a Cuba regole per diritti a tutti sull'istruzione e la sanità, che rappresentano ancora mire lontane in tanti paesi cosiddetti "evoluti"e ritenuti democratici. Cuba per l'intransigenza di Castro e fedeltà ai suoi principi ha pagato l'ostracismo e l'isolazionismo commerciale impostole dagli Stati Uniti, che ne hanno compromesso lo sviluppo. Sicuramente discutibile la rigidità eccessiva nei confronti della dissidenza interna (spesso manipolata da paesi stranieri), pur se motivata dal voler salvaguardare il processo in atto nel paese, ma certamente eccessiva.
Resta lo spessore del personaggio, legato ad altri grandi rivoluzionari che l'hanno accompagnato come il mitico Che Guevara.
Rispetto all'uomo, alla sua impresa parzialmente attuata ma portata avanti con orgoglio e fedeltà a valori, al di là della discutibile attuazione, che restano alti!

HASTA LA VICTORIA SIEMPRE!

venerdì 11 novembre 2016

Andrea Balia interviene per il #NO - Napoli 10 novembre 2016 "La Costituzione nelle citta"

PER il NO..al REFERENDUM...con Luigi de Magistris,Fassina..e anche noi (Andrea Balia ) del Partito del Sud!


Giovedì,10/11/2016, Museo Filangieri Napoli - Ore 16,30


BARLETTA PARTITO DEL SUD PROMUOVE PROGETTO IL SUD IL PAESE D' EUROPA TELEREGIONE 05 11 2016 TELEREGIONE COLOR



Fonte :Teleregione color

Partito del Sud, Questione e Meridionalismo Europei (da "Affari Italiani")


Il Partito del Sud fa da apripista al 'meridionalismo europeo' e alla 'questione' che da meridionale si fa 'internazionale'

Partito Sud Barletta3
Il Partito del Sud sceglie la cornice del Castello Svevo di Barletta e della sua originale "Sala Rossa" per l’incontro dibattito “Per un’Europa migliore”.
Parterre internazionale per discutere del rilancio dell’Italia e dell’Europa, spinto dal Sud e da una forte accelerazione al cambiamento delle politiche, proveniente dai Paesi dell’Europa meridionale e del Mediterraneo.

Da Natale Cuccurese, Presidente del Partito del Sud, a Michele dell’Edera e Andrea Balia, entrambi Vice Presidenti del Partito, insieme al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a Argiris Panagopoulos, Membro del Dipartimento di Politica Europea di Syriza, a Fernando Martinez De Carnero - Podemos Italia, e Andrea Del Monaco, Esperto Fondi Europei, opinionista della Gazzetta Del Mezzogiorno.
 
partito Sud Barletta2
Nomi di spessore per una sfida di primaria importanza: ripartire dal Sud dell’Italia e dal Sud dell’Europa, per creare un’Europa diversa, migliore e più giusta. “Un’Europa che sia più solidale e che diventi un’Europa dei Popoli”, ha dichiarato Natale Cuccurese, sottolineando che “il Sud Italia non può oltremodo essere colonia di una colonia, di un’Italia cioè essa stessa colonia di questa Europa tecnocratica”.

Sviluppo sostenibile e meridionalismo europeo nel discorso d'apertura di Michele Dell’Edera che, oltre ad essere Vice Presidente Nazionale del Partito del Sud, ne è anche il Coordinatore della Regione Puglia. Dell’Edera ha ricordando alla platea che, già nel 2014, era stata lanciata con Michele Emiliano, a Bari, l’idea che 'Con il Sud si riparte' (tratta dal libro con medesimo titolo, ndr), secondo cui tutta l’Italia potrà ripartire se a ripartire sarà proprio il suo Sud.

“Ripartire grazie ad uno sviluppo sostenibile - ha precisato Dell’Edera - e con la consapevolezza che le popolazioni del Mediterraneo, da sempre contaminate le une dalle altre nella loro storia millenaria, meritano rispetto e fiducia per quella che è la loro diversità plurale. Una diversità che non è un problema da risolvere, ma una risorsa dal valore inestimabile, portatrice sana di tolleranza e capacità di integrazione”.

“Oggi siamo qui per dare vita ad un Progetto per il Sud, per l’Italia e per l’Europa, perché l’Europa deve assolutamente ripartire dal suo mare principale, dal Mediterraneo, culla di civiltà straordinarie", ha sottolineato con convinzione Dell'Edera, "Siamo qui per impegnarci a far sì che ci sia un’attenzione nuova da parte dell’Europa a quello che è l’unico sviluppo dignitoso a cui il Partito del Sud può pensare, uno sviluppo cioè rispettoso del lavoro, della salute e dell’ambiente".

"Crediamo che il diritto al lavoro e alla salute non debbano essere mai essere toccati", ha proseguito, "Il lavoro è fonte di vita e non può essere fonte di morte e qui mi riferisco soprattutto alle vicende di Taranto, a quelle della Terra dei Fuochi e a tutte quelle che hanno tristemente campeggiato sulle prime pagine dei nostri quotidiani e contribuito negli ultimi decenni ad un danno ambientale irreparabile. Uno sviluppo insomma che, mai e poi mai, prescinda dai valori della nostra Costituzione, un capolavoro di pensiero democratico e lungimirante, la cui applicazione, alla lettera, crediamo e ribadiamo ancora una volta, come già due anni fa e già nel nostro libro “Con il Sud si riparte”, sia quanto mai urgente e necessaria. Già solo questo basterebbe ad arginare quelle che sono le annose problematiche che affliggono la nostra Regione e l’intero Sud Italia. In quest’ottica, credo che tra regioni vicine bisognerebbe aiutarsi l’una con l’altra senza divisioni, fare rete, collaborare per il bene reciproco e comune. E credo anche che le regioni dovrebbero essere in diretto contatto con l’Europa. C’è un bellissimo organo a livello europeo, il Comitato delle Regioni, uno spazio dove le Regioni possono intervenire sulle politiche europee, presentando in maniera diretta esigenze territoriali”.

Michele Dell’Edera ha concluso, rinnovando appoggio e la stima reciproca con Michele Emiliano e auspicando per il futuro la nascita di un meridionalismo europeo, grazie al quale i paesi del Sud Europa e del Mediterraneo possano sentirsi coinvolti in proposte e modelli nuovi di sviluppo, aiutando in tal modo l’Europa ad uscire dagli egoismi e dall’intolleranza di cui in certi casi ha dato prova anche alle urne.

Partito Sud Barletta
 
Attesissimo e alquanto lusinghiero, per gli organizzatori dell’evento, l’intervento di Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia che ha esordito dichiarando di avere una particolare attenzione nei confronti del Partito del Sud: “Direi una passione, da subito, perché io sento molto nei vostri interventi, e nel vostro modo di fare politica, la mia storia personale politica. Mi riferisco soprattutto al metodo riformista e al rifiuto del populismo meridionale, un populismo che mira a strumentalizzare le paure delle persone per creare consenso”.

"In questo scenario - ha precisato Emiliano - il Partito del Sud ha il merito di non guardare al passato, perché al contrario di molti partiti e movimenti meridionalisti si sforza di guardare al futuro, di costruire ipotesi economiche, sociali e politiche in cui ovviamente ci sia 'il riscatto' da chi nella storia è stato trascurato, qualche volta anche con responsabilità proprie”.

"Perché esiste una scienza - ha spiegato il Presidente della Regione Puglia - la vittimologia, secondo cui le vittime hanno un ruolo nel male che viene loro fatto. Inavvertitamente e spesso, pare,  le vittime pongono in essere atteggiamenti e comportamenti di cui un avversario può avvalersi. E oggi l’avversario è il detentore del capitale ed è molto più sofisticato di un tempo, e ricatta chiunque: potentissime multinazionali, banche, governi".

Partito Sud emiliano
 
"Figuriamoci i molto più indifesi Sud del mondo, i quali però, attenzione, al pari di chi non ha nulla, un asso nella manica ce lo hanno ed è il potere di dire NO, di riuscire con un gesto politico a non dare valore alle regole che l’avversario costruisce con lo scopo di annientarlo. Quando noi riusciremo a ritornare ad un modello economico nel quale produrre beni e servizi sarà più importante, a livello qualitativo, e parlo di qualità della vita, della rendita che da questi beni e servizi si potrà ricavare in termini puramente monetizzabili, avremo restituito al Sud la sua libertà”.

A fargli eco dalle frontiere internazionali Fernando Martinez De Carnero di Podemos, il cui fil rouge dell'intervento è stato dipanato sull’immaginario del Sud, tutto da ricostruire nell'ottica giusta, e non falsata, da quella che resta l’ideologia imperialista di un capitalismo schiacciante: “In questa sede parliamo di Sud a livello globale ed è questo che va ripensato e addirittura reinventato in toto, così come il concetto di “patria”, che è stato per troppo tempo strumentalizzato e lasciato nelle mani delle destre e dei nazionalismi”.

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Per l’esponente di Podemos oggi siamo in un periodo di grande crisi di rappresentanza e di “rappresentazione”,anche, dell’identità comune, e la responsabilità di questa crisi ricade - spesso - sulle stesse sinistre, emerse negli ultimi anni, che non hanno resistito al fascino di un’espansione neoliberista senza precedenti, con la conseguente frammentazione della cosiddetta lotta sociale, che non poteva che sfociare in uno sfaldamento della solidarietà con conseguente agonia dell’individuo.

“La priorità è dunque - per Martinez De Carnero - ricostruire un’alternativa politica, progressista, che parta dal basso, che obbliga ad una riflessione storica e ad una ridefinizione del concetto di nazione che, se non vuole essere un concetto vuoto, non può prescindere dal suo popolo, da quelle che sono cioè le necessità vere di chi in quelle nazioni ci vive e al loro governo deve senza dubbio partecipare”.

Argiris Panagopoulos, Membro del Dipartimento di Politica Europea di Syriza, non ha dubbi: "Fare politica, oggi, significa concentrarsi sui problemi reali della gente, gente colpita pesantemente dalla crisi, a cui bisogna parlare con un linguaggio semplice e non con l’incomprensibile politichese, che mira solo a raccattare voti per costruire poteri personali".

"Fare politica, oggi - ripete - significa fare un grande lavoro sociale, significa risolvere grandi e piccoli problemi quotidianamente. Fare politica oggi significa fare grandi alleanze con chiunque decida di scendere in campo contro i poteri forti, i colossi della finanza e gli interessi di una oligarchia manipolatrice, per legittima difesa".
Argiris Panagopoulos
 
“Ecco perché ho accettato immediatamente il vostro invito a questo dibattito", ha ribadito Panagopoulos, "perché credo che popoli con una cultura e una sapienza millenaria, popoli che hanno fatto da sempre dell’accoglienza e della tolleranza i propri principi basilari, popoli che della democrazia sono stati i padri, non possano che tentare di arginare con tutte le proprie energie questa deriva egoistica e addirittura estremista di un’Europa, che dovrebbe aiutare e non ostacolare il progresso di ciascuno degli stati membri con ricatti e ultimatum vergognosi".

"Chiunque attenti ai diritti costituzionali dei popoli, al suo sistema sanitario, alla dignità dei più deboli, deve essere fermato", ha avvertito, "Molte cose uniscono la Grecia all’Italia: l’arte, la filosofia, discipline ed eventi storici che in questa sede è forse superfluo ricordare. Ma una su tutte è sicuramente il Mediterraneo e il suo andirivieni di genti e di pensiero. Chi avrebbe immaginato mai che il Mediterraneo sarebbe diventato un mare di cadaveri?”.

“In pochi mesi sono passati dalla Grecia un milione e duecentomila persone", ha ricordato il leader di Syriza, "E sapete cosa? Noi non abbiamo cacciato nessuno. I più poveri dei poveri hanno aperto le loro case e hanno accolto con amicizia e come da imperativo morale queste persone in fuga dall’orrore della guerra. Sulle spiagge di Lesbo e di Lampedusa gli esempi di grande umanità non si contano e oggi, più dei millenni di storia, ad unirci è questo. Questa umanità che pochi possono vantare di avere, presi come sono dalla burocrazia, da conti economici che non tornano e dai tagli obbligatori che devono diminuire i debiti pubblici di cui non i popoli, ma ben altri, sono responsabili”.

PARITITO SUD logonuovo
 
Infine Panagopoulos ha segnalato che per imporsi all’attenzione dell’Europa non bisogna partire in grande stile.Syriza aveva un piccolo 4,7% in Parlamento, ma è sceso per 4 anni nelle piazze dicendo “Siamo condannati a vincere” e “sebbene avessimo tutti contro, stampa e giornali greci compresi, così come succede in Italia”, abbiamo vinto due elezioni e ci siamo imposti all’attenzione internazionale come non capitava ad un partito politico da anni, con grande favore e appoggio popolare”.

Porti strategici, unificazione della dorsali tirrenica e adriatica e “costruzione di città policentriche” sono stati i tre punti cruciali indicati da Andrea Del Monaco, Esperto Fondi Europei, opinionista della Gazzetta Del Mezzogiorno. Che ha illustrato in anteprima alla platea del Convegno il suo libro “Sud, colonia tedesca? La questione meridionale oggi”, per spiegare il perché ad oggi non si è ancora mai data al Sud Italia e al Sud Europa la possibilità di un concreto sviluppo. Numeri alla mano, numeri forti, ed esempi eclatanti di mancata programmazione nazionale ed europea di investimenti infrastrutturali, su cui i soldi dovrebbero essere spesi.

“Gioia Tauro, Taranto e Crotone sono porti che servono quasi tutti i mercati", ha evidenziato Del Monaco, "Dovrebbero essere messi in competizione con porti del Baltico che, insieme ai retroporti creerebbe un bacino produttivo nel Mezzogiorno. Ma questo a chi darebbe fastidio? Sicuramente perderebbero di importanza i porti di Rottendam e di Amburgo. E questo la dice lunga sulla subalternità della Confindustria italiana a quelle degli olandesi, dei tedeschi e dei nordeuropei in generale. E questo è un punto politico e di sovranità democratica, a mio parere, fondamentale”.

Del Monaco Andrea
 
"Seconda questione, per Del Monaco: "Grazie alla unificazione della dorsale ferroviaria tirrenica e della dorsale ferroviaria adriatica, passando per Potenza e Matera, noi uniremmo l’Adriatico e il Tirreno, cosa che al momento non esiste.“Perché se io da Torno a Venezia in treno ci impiego quattro ore, per andare invece da Bari a Reggio Calabria ce ne metto nove. Ciò non può che penalizzare le aziende del Sud, costrette ad armare pulmini, o comunque trasporti su gomma, per portare le proprie merci nelle città della stessa regione o delle regioni attigue.

E di Matera, capitale della Cultura Europea nel 2019, che non ha una stazione ferroviaria che dire? Che forse le società che detengono gli autobus avrebbero un calo? Ma uno Stato serio fa una stazione, non è che si fa influenzare dalle compagnie di trasporto su gomma”.

Il terzo punto su cui si dovrebbe investire, secondo Del Monaco, riguarda sicuramente la costruzione di città policentriche, ovvero aree geografiche abbastanza ampie nelle regioni del Sud, nelle quali, riattivando le reti ferroviarie locali, le aziende avrebbero la possibilità di dialogare, collaborare e spostare le merci in poco tempo.

Andrea Balia, Vice Presidente del Partito del Sud, riallacciandosi alle parole di Michele Emiliano si è soffermato su una precisazione ideologica e una presa di posizione politica, che non è mai inutile ribadire per un partito che, in tempi non sospetti, ha deciso coraggiosamente di mettere nel suo nome la parola Sud: “Il Partito del Sud è un partito meridionalista progressista riformista. Un partito che, come ha sottolineato il Presidente Emiliano in apertura, non ha come suo obiettivo la mera rivendicazione storica di un passato che, sebbene glorioso, non può essere anteposto a quelle che sono le priorità odierne: dare al Sud le stesse opportunità e gli stessi diritti come da Costituzione Repubblicana, articoli 3 e 4 per chi volesse andare a vedere cosa c’è scritto dal 1946, e fare del Sud un motore propulsore di sviluppo per tutto il Paese. Perché “Con il Sud si riparte” non è uno slogan da campagna elettorale, ma una nostra ferrea convinzione: se si dà al Sud il modo di ripartire, a ripartire sarà tutta l’Italia e finalmente sarà un’Italia unita non solo sulla carta, ma nei fatti”.

Balia fa sostanzialmente una distinzione tra meridionalismo progressista, quello del Partito di cui è Vice Presidente, e “sudismo”, che poi è un po’ quello che il Presidente della Regione Puglia ha definito populismo meridionale: “Meridionalismo è un concetto che ha una sua etimologia precisa, una sua storia, suoi padri fondatori. Per il Sud, per la difesa dei Sud, bisogna essere partigiani, di parte, di resistenza”, tiene a sottolineare Balia. “Il sudismo è generico: sui suoi temi e sulla necessità di una verità storica, siamo tutti d’accordo, ci mancherebbe, ma senza un’analisi e una storia politica di riferimento, senza un vigoroso tendere al futuro, e non al passato, secondo noi, non è pagante”. Il Sud Italia ha bisogno di poter mettere a frutto le proprie potenzialità, nel rispetto delle sue radici e delle sue peculiarità. Deve poter recuperare mestieri e competenze autoctone, la “terra” come simbolo e sapienza, anche agricola. E, per dare valore ai frutti di questa terra, dovranno essere messi a punto, concordati e sviluppati, con grande cautela meccanismi virtuosi di scambi commerciali”.

"In più, ovviamente, non si può non pensare all’esigenza di dover rivalorizzarequella che è la punta di diamante non solo del Sud Italia, ma di tutto il Sud Europa: cultura e turismo. A tal fine, il Sud dell’Europa - secondo Balia - può essere una realtà federale ben definita, con al suo interno applicato lo stesso concetto federativo tra i vari paesi, nel rispetto delle reciproche autonomie economiche, amministrative e gestionali”.

La “questione meridionale”, infine, da questione nazionale irrisolta, diventa “questione internazionale” nell'intervento di chiusura - dopo una giornata molto intensa e proficua - di Natale Cuccurese, Presidente Nazionale del Partito del Sud, che, con tipico accento emiliano (è nato nel Sud, ma vive da molti anni a Reggio Emilia, ndr), non può che ricordare ogni volta a chiunque lo ascolti parlare di diritti del Mezzogiorno d’Italia, che la questione meridionale va ben oltre gli interessi particolaristici di una zona del Paese e che, al contrario, riguarda l’Italia nella sua interezza, considerando anche che al nord risiedono 14 milioni di cittadini di origine meridionale.

“Stiamo lottando da anni per il rilancio del Sud, che per noi è anche rilancio del Paese, perché se metà del Paese non è messo in condizione di competere in modo produttivo a quella che è l’economia del Paese, è chiaro che l’Italia non potrà riprendersi. Solo con il Sud si riparte!”

Facendo riferimento all’analisi di alcuni dati macroeconomici recenti, la situazione del Sud Italia, per Cuccurese, non è solo preoccupante, ma è devastante, e senza futuro se non si interviene rapidamente: “L’emigrazione dal Sud Italia, che è cominciata con l’Unità di Italia, perché prima non esisteva, ed è continuata con dimensioni bibliche per 155 anni, continua ancora oggi. Parliamo di oltre 100.000 unità ogni anno. Negli ultimi due-tre anni c’è una novità che non ci conforta: si inizia ad emigrare anche dal Nord, perché con le politiche di austerità europea, la crisi, che magari non è cruenta come al Sud, ha investito in pieno anche il Nord del Paese. Ad emigrare sono persone, spesso giovani, che, in generale, con enormi sacrifici e costi non irrilevanti da parte delle rispettive famiglie, hanno studiato".

"Persone che per trovare lavoro vanno in Paesi dove con molta probabilità si costruiranno una famiglia e da cui difficilmente torneranno nei territori di nascita”. E mentre al Sud la disoccupazione giovanile è oggi al 58%, è di una settimana fa il dato che invece vede in Germania un record storico di “occupazione”, un dato che non era mai stato così alto dai tempi della riunificazione delle due Germanie. C’è dunque qualcosa che in questa Europa effettivamente non funziona”. La conseguenza è che al Sud Italia c’è un doppio svantaggio. “Siamo nei fatti colonia di una colonia”, ha dichiarato Cuccurese. “L’Italia, che con la sua Confindustria non si oppone ai potentati nordeuropei è nei fatti colonia. E il Sud è, quindi, a sua volta colonia di una colonia e questo è storicamente sempre più evidente”.

Scenari altrettanto cupi dipingono, secondo Cuccurese, i dati sulla denatalità che, al Sud, al contrario che in passato, è oggi più alta che al Nord: "Questo sostanzialmente significa che, tra quindici/vent’anni, il Sud sarà spopolato e abitato da una popolazione certo non giovanissima che avrà necessità dettate dall’invecchiamento e porterà con sé una serie di problematiche che non possono essere sottovalutate già oggi, dato l’abbattimento progressivo del welfare di cui siamo tutti testimoni, i continui tagli alla Sanità pubblica e il problema delle pensioni. Allarmante per il Presidente del Partito anche la questione povertà, “se pensiamo che nei centri Caritas per la prima volta gli italiani superano gli extra comunitari”.

"Detto questo, parlare di lotta di classe oggi è sicuramente bollato come demodé.Ciò non significa che questa lotta non sia tuttora in corso e che a vincere, anzi a stravincere, contro le classi popolari siano i poteri che definiamo forti. Anche perché i media, televisioni e giornali, lottano insieme a loro. L’Italia, per chi non lo sapesse è al 77º posto per libertà di stampa nel mondo. Una stampa che spesso, tranne qualche meritoria eccezione, non solo discrimina i meridionali, con l’obiettivo di tenerci in uno stato di sudditanza, ma che rappresenta anche un problema per quella che dovrebbe essere una corretta, esaustiva e indipendente informazione su tematiche di interesse pubblico e che inevitabilmente si ripercuote sulle scelte politiche, apparentemente libere ma in realtà condizionate, che gli italiani sono chiamati a fare nelle cabine elettorali; dove alla rabbia e al disgusto per la politica, si aggiunge una sempre maggiore disinformazione di regime, pericolosa per lo stato della democrazia reale nel nostro paese. Quello che auspico dunque è un’Europa meno tecnocratica, un’Europa dei popoli e solidale".

"Un cambio di rotta significativo che porti tutti i suoi Sud a contare quanto i suoi Nord e che porti il Sud Italia a divenire volano della ripresa economica del Paese. Ed è per questo motivo che la questione meridionale non può che diventare, da questione nazionale irrisolta, “questione internazionale” e unirsi in tal modo alle lotte degli altri Sud d’Europa".

(gelormini@affaritaliani.it)


mercoledì 9 novembre 2016

Nuovo blog!



N U O V O  B L O G ! 


Napoli, 10/11/2016

Nasce il nuovo blog di Napoli con la dizione esatta :

PARTITO DEL SUD - MERIDIONALISTI PROGRESSISTI

www.pdelsudnapoli.blogspot.it