mercoledì 31 gennaio 2018

Una nuova Questione Meridionale


( dal Programma di Potere al Popolo https://poterealpopolo.org/potere-al-popolo/programma/)

La crisi in cui versa il nostro Paese da oltre un decennio colpisce con particolare violenza i territori storicamente più svantaggiati, il Sud e le Isole. Il tasso di disoccupazione in queste aree è quasi il doppio di quello nazionale; un giovane meridionale su due è senza lavoro, a fronte di livelli di istruzione e formazione molto alti. I salari sono mediamente più bassi e il lavoro è più precario, a fronte di un costo della vita che negli ultimi anni è salito vertiginosamente, specialmente nelle aree metropolitane. Il disinvestimento dello Stato dai settori strategici, quando non è coinciso con una svendita, come nel caso dell’ILVA, ha trasformato porzioni enormi di territorio, come Bagnoli, in cimiteri industriali, preda di interessi speculativi senza alcuna prospettiva di sviluppo, martoriati da livelli altissimi di inquinamento ambientale. L’inquinamento è l’altro denominatore comune del Sud, da Bagnoli all’ILVA, dalla mega discarica di Terzigno al fiume Sarno, a Priolo; quando i territori non sono inquinati da residui industriali o da discariche, sono selvaggiamente occupati da foreste di pale eoliche, impianti di produzione di energia da CDR, oppure diventano territorio d’elezione per lo stoccaggio di scorie nucleari, o per l’allargamento e la costruzione di nuove basi militari.
I livelli sanitari garantiti sono inferiori alla media nazionale, così come le risorse destinate a istruzione e formazione che nel Sud e nelle isole diminuiscono. In questo contesto è comprensibile la ripresa drammatica dell’emigrazione da Sud a Nord – a volte forzata, come nel caso degli insegnanti – e dell’emigrazione verso l’estero, che vede i meridionali e gli isolani in testa alle classifiche di chi parte per non tornare. Noi riteniamo che la questione meridionale debba tornare ad essere questione centrale sul piano nazionale ed europeo. Va invertita la rotta: il Sud e le Isole non vanno visto più come un problema, ma come una grande opportunità per il paese, liberandone positivamente le energie.
Per questo lottiamo per:
una politica di investimenti pubblici in settori produttivi mirati allo sviluppo dei territori più svantaggiati, contrastando il ricatto inaccettabile che vorrebbe barattare il lavoro con la salute e la tutela dell’ambiente, e perché le ragazze e i ragazzi del Sud abbiamo il pieno diritto di studiare e lavorare nella propria terra;
livelli sanitari realmente equiparati a quelli del resto del paese;
una rete di infrastrutture e trasporti pubblici radicalmente potenziata;
un forte investimento in istruzione e formazione orientato al Sud;
la fine di una strategia che vede nel meridione una mega discarica, o una mega centrale elettrica per il paese;
la difesa dei territori dagli appetiti speculativi di imprenditori nostrani e grandi multinazionali.
l’affermazione di un modello di economia alternativo, che accanto a produzioni qualificate valorizzi la bellezza, la storia, la terra, le nuove tecnologie, la cultura di città che sono da sempre luoghi di pace, crocevia di popoli e culture.


Riflessioni umane e politiche




di  Andrea Balìa

Ci sono due modi d’invecchiare : 1) ci si abitua un pò a tutto, si giustificano e si danno per scontate ed accettabili cose sbagliate, pregiudizi, perdita di valori ed ideali, il rispetto diventa un optional fastidioso. 2) si mantengono ricordi, ma con lucidità selezionando fra quelli positivi e quelli da catalogare solo come brutte esperienze cui non guardare comunque con nostalgia e giustificandoli solo perché appartenenti al proprio passato. Si pretende il rispetto,valore pregiudiziale e prioritario nei rapporti umani e politici con altre persone, il cui peso,stima e riconoscibilità di serietà e competenza (metodo valido anche per sé stessi) prescinde dal ruolo e dall’età. Si può essere seri, leali, competenti, e umanamente affidabili indipendentemente dall’età e dal sesso : si può essere così o coglioni in età avanzata o in quella giovane. La selettività attuata non secondo questi parametri è faziosa e fallace.
- Rapporti,collaborazioni, vanno verificate e valutate col tempo. L’esperienza è un valore umano imprescindibile,farne a meno o sottovalutarla è la perdita d’una proprietà dell’essere umano che lo differenzia da qualsiasi altro animale. Quest’ultimi reagiscono solo per istinto e l’essere umano che non applica i parametri dell’esperienza rinuncia alla sua proprietà d’intelligenza della sua specie che lo differenzia dalle altre specie animali.
- I fatti, il procedere, i comportamenti devono essere consequenziali alle parole, alle idee, alle promesse per avere un senso ed una logica, pur nelle inevitabili difficoltà attuative, ma non possono assumere il carattere della contraddizione o della dimenticanza ingiustificata. I fatti, e la loro attuazione, sono il viatico per il consolidarsi della fiducia.

Dopo circa 1 mese d'inattività, causa virus informatico,riprendono le attività del blog...