venerdì 2 febbraio 2018

"Frattaglie n.4"...rubrica di Giovanni Cutolo



F R A T T A G L I E

numero 4

10. Tutti coloro che credono nell’immutabile giustizia divina contenuta nelle cosiddette Sacre Scritture  dovrebbero riflettere sul fatto che nella Bibbia è scritto che se un uomo troverà una giovane vergine non promessa, l’afferrerà e giacerà con lei e verranno trovati, l’uomo che avrà giaciuto con lei dia al padre della giovane cinquanta denari, ed ella gli sia moglie (Deuteronomio). Gli antichi ebrei lo consideravano un accordo ragionevole. Ancora oggi molti, e non solo ebrei, continuano a pensare che con il denaro si possa comprare e regolare ogni cosa.

11. Un mito greco racconta che "Un giorno Efesto, dio fabbro e marito di Afrodite, fabbricò un gruppo di fanciulle meccaniche tutte d’oro perché lo aiutassero nella fucina; codeste fanciulle meccaniche possono anche parlare e compiere i lavori più difficili che Efesto affida loro. Il dio possiede anche venti tavolini a tre gambe, muniti di rotelle dorate e schierati tutt’attorno alla sua fucina, che scivolano da soli nelle sale da banchetti degli dèi e poi, sempre da soli, ritornano ai loro posti”. (Robert Graves, I miti greci, Longanesi, 1963, pag 76) Ciò vuol dire che, oltre duemila anni fa, i greci avevano già immaginato che gli dèi dell’Olimpo potessero  disporre di robot. Ha ragione quindi Yuval Noah Harari (Homo Deus, Bompiani) nel sostenere che gli uomini sono oramai divenuti degli dèi che dispongono di robot - e inoltre - anche dell’intelligenza artificiale e dell’ingegneria genetica. Come diceva Marco Tullio Cicerone, Mala tempora currunt sed peiora parantur (Corrono brutti tempi ma se ne preparano di peggiori).

Nessun commento:

Posta un commento