F R A T T A G L I E
numero 4
10. Tutti coloro che credono nell’immutabile giustizia
divina contenuta nelle cosiddette Sacre Scritture dovrebbero riflettere sul fatto che nella
Bibbia è scritto che se un uomo troverà una giovane vergine non promessa,
l’afferrerà e giacerà con lei e verranno trovati, l’uomo che avrà giaciuto con
lei dia al padre della giovane cinquanta denari, ed ella gli sia moglie
(Deuteronomio). Gli antichi ebrei lo consideravano un accordo ragionevole.
Ancora oggi molti, e non solo ebrei, continuano a pensare che con il denaro si
possa comprare e regolare ogni cosa.
11. Un mito greco racconta che "Un giorno Efesto, dio
fabbro e marito di Afrodite, fabbricò un gruppo di fanciulle meccaniche tutte
d’oro perché lo aiutassero nella fucina; codeste fanciulle meccaniche possono
anche parlare e compiere i lavori più difficili che Efesto affida loro. Il dio
possiede anche venti tavolini a tre gambe, muniti di rotelle dorate e schierati
tutt’attorno alla sua fucina, che scivolano da soli nelle sale da banchetti
degli dèi e poi, sempre da soli, ritornano ai loro posti”. (Robert Graves, I
miti greci, Longanesi, 1963, pag 76) Ciò vuol dire che, oltre duemila anni fa,
i greci avevano già immaginato che gli dèi dell’Olimpo potessero disporre di robot. Ha ragione quindi Yuval
Noah Harari (Homo Deus, Bompiani) nel sostenere che gli uomini sono oramai
divenuti degli dèi che dispongono di robot - e inoltre - anche
dell’intelligenza artificiale e dell’ingegneria genetica. Come diceva Marco
Tullio Cicerone, Mala tempora currunt sed peiora parantur (Corrono brutti tempi
ma se ne preparano di peggiori).
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