lunedì 7 maggio 2018

"Frattaglie n. 7"....rubrica di Giovanni Cutolo




F R A T T A G L I E


numero 7


16. L’abbracciarsi degli opposti nella pluralità delle maschere (personae in latino) e nella coesistenza delle diverse prospettiva è stata una delle più grandi intuizioni dello “psicologo” Nietzsche. (…) Non adagiarti nelle convinzioni acquisite, nelle credenze condivise, non cercare la tranquillità, ma esplora, sperimenta il mondo sconosciuto che si estende davanti a te. “Diventa ciò che sei” a costo di abbandonare parti morte o inutili di te, incrostazioni di fede, idee e pregiudizi che hai fatto tuoi ma che non ti appartengono davvero. E quando trovi te stesso, ricorda che sarà bene di tanto in tanto cercare di perderti, per poi ritrovarti. Così si succedono morti e rinascite, abbattimenti e ricostruzioni, maschere che si sovrappongono e si annullano.
Elisabetta Chicco Vitzizzai, Nietzsche Psicologia di un enigma, Castelvecchio, Roma, 2017, pag. 84

17. I biologi sostengono che il nostro mondo mentale ed emotivo è governato da meccanismi biochimici formatisi in milioni di anni di evoluzione. Al pari di tutti gli altri stati mentali il nostro benessere soggettivo non è determinato da parametri esterni come lo stipendio, le relazioni sociali o i diritti politici. E’ determinato invece da un complesso sistema di nervi, neuroni, sinapsi e varie sostanze biochimiche come la serotonina, la dopamina e l’ossitocina. Nessuno diventa felice per aver vinto la lotteria, comprato una casa, ottenuto una promozione, aver trovato il vero amore. L’individuo è reso felice in virtù di una sola cosa: le sensazioni di piacere del nostro corpo.
Yuval Noah Harari, Sapiens-Da animali a dèi, Bompiani, pag. 479