Dove stare?
di Andrea Balìa
Tanto razzismo in giro, tante
porcherie, disumanità, intolleranza, odio a piene mani….fino alle ultime
notizie su Liliana Segre (sopravvissuta di Auschwitz) a cui un paese ormai alla
frutta deve fornire una scorta per le minacce, messaggi ed attacchi che riceve,
o la bambina di colore a cui imporre di non sedersi su un bus o gli insulti e
striscioni con cori offensivi verso calciatori anche loro di colore o verso
città (vedi Napoli) troppo a Sud per essere rispettate.
A parte i provvedimenti
specifici, caso per caso, da adottare, tutto ciò impone riflessioni di natura
strettamente politica. Se non si è sconvolti e colpiti da quanto sopra o,
addirittura, se ne condivide tutto o una parte allora naturale che si voti in
un certo modo, che ci sia la deriva a destra e si sostenga un personaggio come
il Salvini in cui alcuni hanno anche l’acume d’intravedere il personaggio forte
risolutore dei nostri mali sociali. Questa dice la logica pur se sorprende che
questa parte di elettori, una volta minoritaria e che si credeva ormai segnata
dalla storia e dai funesti eventi passati, sia così tornata baldanzosa e in
percentuali preoccupanti se non perfino maggioritarie. Ma tant’è…! La risposta
altrettanto consequenziale al perché ciò succeda è l’infinito degrado ed errori
del versante politico cosiddetto democratico, per cui la risultante
naturalmente ciò comporta.
Primo errore è, come ripetuto più
volte, che non sono i cattivi interpreti a determinare la valenza o giustezza
di certi valori, che dovrebbero sopravvivere anche alla cattiva gestione e/o
esempio che ne fanno coloro i quali improvvidamente dovrebbero rappresentarli.
Il popolo è però …diciamo…più “semplicione”…guarda gli effetti…le risultanze
immediate e non andando per il sottile da giudizi veloci e facilmente orientati
di conseguenza.
Ma solidarietà, umanità,
accoglienza, inclusione, equità, ecc…ecc…sono valori che se anche interpretati male
non possono essere abbandonati, ma anzi ciò dovrebbe aumentare le ragioni per
cui battersi e proporli. Già..ma con chi? E qua casca l’asino… Storicamente e
naturalmente essi sono patrimonio della Sinistra e, non si può non immaginare
che là bisogna stare per applicarli. La situazione politica in Italia ha visto
il degrado d’un P.C.I diventato PDS, poi DS, poi PD…fino ai Renzi &
company, e ad un’ammucchiata detta di Centrosinistra più simile diremmo
addirittura ad una brutta copia della storica DC.
Alla sua sinistra abbiamo visto
il formarsi di Rifondazione, di Sinistra Italiana, di Leu, di altre formazioni
minoritarie, ecc…
Noi siamo meridionalisti, di quel
vero pensiero e movimento che ha radici in Gramsci, Dorso e altri e la casa in
cui identificarsi non può che essere quella. Dubbi sull’appartenenza, sul dove
operare, dove lavorare perché un pensiero politico che si rifà ai suddetti
valori, con la dovuta attenzione al Sud con le sue storiche e quanto mai
attuali problematiche, cresca e si consolidi e acquisisca sempre maggior peso
nello scenario politico, non ne abbiamo. Ma che ciò si attui, pur con le ovvie
difficoltà, in una tempistica attuale e non pericolosamente lunga ormai è
inevitabile. Inevitabile ciò richieda anche un’attenzione alle organizzazioni
civiche, ma rifuggendo il rischio che quest’ultime credano di poter operare da
sole cadendo nell’errore di dimenticare la casa di certi valori, rischiando di
rappresentare ulteriori minoranze non incidenti nel panorama politico e
aggiungendovi l’errore, pur comprendendo la volontà inclusiva, di metter sullo
stesso piano ciò e chi rappresenta la sinistra e chi è d’una pericolosa
collocazione centrista o addirittura di centrodestra.
Poi a Sinistra esiste qualche
forza super purista ed auto celebrativa. Sicuramente si è coscienti delle
difficoltà, e senza incorrere nell’egocentrismo di piccole formazioni elìtarie
e, presuntuosamente convinte d’essere le portatrici del verbo, bisogna in tal
senso operare.
Ovviamente non ci identifichiamo
in “suddismi” spacciati x meridionalismo che, unitamente a esempi “grillioti”
rivendicano un’equidistanza fra dx e sx, mettendo sullo stesso piano chi si batte
(anche con errori) per equità e solidarietà e chi gioca pericolosamente a
rivendicare un nazionalismo pericoloso,un nuovo fascismo con razzismo, non
inclusività, ecc…
Portogallo, Spagna, in parte
anche Grecia e in parte la stessa Inghilterra dimostrano che una Sinistra, se
non maggioritaria ma più forte e incidente è possibile. Non a caso noi del
Partito del Sud – Meridionalisti Progressisti siamo ormai nell’organizzazione
di Sinistra Europea.
Andrea Balìa
Resp.le Regionale Campania
Partito de Sud – Meridionalisti Progressisti
Nessun commento:
Posta un commento