Angelo Manna Lucio Barone
Nicola Zitara Pietro Golìa
di Andrea Balìa
L’elenco non è lungo..ma di sostanza!
Angelo Manna, Lucio Barone, Nicola Zitara….e Pietro Golìa. In
ordine temporale di dipartita! Quattro uomini che si sono battuti per il Sud! Li
ho conosciuti tutti..e qualcuno frequentato. Il primo, Angelo Manna, risale
davvero a tanti anni fa. Allora suonavo, ed una sera si presentò Manna nel
pubblico….facevamo swing,blues..ma a un certo punto eseguivamo un pezzo bello
musicalmente e struggente..anche nel testo…”Stev’ ‘nu rre”,tratto dal film di
Magni” ’O RRe”(con Giancarlo Giannini e Ornella Muti),di cui era colonna
sonora. Nasceva il tutto dall’amore in sé per il pezzo e da un inizio di curiosità
circa la vera storia del nostro Sud. A fine serata lui s’avvicinò….ci conoscemmo
e ci chiese incuriosito della nostra scelta di quel pezzo. Chiacchierata
simpatica mai dimenticata. Per chi non sa Angelo Manna era amante e studioso
della storia del Sud,ed usava, in quel di Gaeta, unirsi in discussioni e
progetti politici con Antonio Ciano (Presidente onorario del Partito del
Sud),Lucio Barone e Cosmo Ciaramaglia, questi ultimi due anche loro dipartiti.
Manna,giornalista, conduceva sulla telelibera napoletana Canale 21 un suo
programma ”Il tormentone”, in cui con piglio aggressivo elencava storia e torti
subiti dal Sud. Riuscì a diventare parlamentare, facendosi e leggere nelle fila
dell’allora M.S.I. Ma a lui interessava poco che partito fosse (per giunta
iperitalianista, oltre che di destra).Gli premeva solo che qualcuno gli desse
l’opportunità per arrivare là per chiedere un’interpellanza parlamentare in cui
dire il suo pensiero. Cosa che fece lasciando alla storia un’interpellanza
ancora ritrovabile, almeno come testo, in cui vomitò con eloquio colto e
puntuale ma anche con termini pesantissimi come ”il protobeccaio Cavour” gli
eventi subiti dal Sud nel corso dell’unità d’Italia. Il tutto avvenne tra la
disperazione dei suoi colleghi e capogruppo del M.S.I, che trovavano la cosa
non in linea col loro nazionalismo destrorso. E infatti lo espulsero dal
partito, ma lui era riuscito nel suo intento. Lucio Barone era altresì un signore
tranquillo, a modo, quello che si dice una brava persona, ma affascinato e preso
da un’ipotesi di riscatto del Sud. D’estrazione centrista, diremmo democristiana,
originario di Cava dei Tirreni(Salerno) arrivò infine a candidarsi come sindaco
di Napoli, con una sua lista ”Alleanza Meridionale”, che non ebbe la fortuna di
imporsi ma dette fra i primi visibilità a un pensiero meridionalista.
Noi,all’epoca,giovani meridionalisti alle prime armi,acerbi in politica, lo
aiutammo nell’impresa. Resta il ricordo del suo garbo e della sua cordialità.
Passando invece a Nicola Zitara parliamo d’un personaggio di forte spessore e
preparazione, marxista, calabrese residente in quel di Siderno (Rc). Professore,
autore di vari testi, studi e pubblicazioni librarie, con analisi economiche
approfondite. Affascinato dai suoi scritti lo contattai, iniziando un rapporto
di contatti prevalentemente epistolari durato anni. Mi rispondeva su carta pergamenata
con lettere scritte a mano, rigorosamente con penna stilografica. Sognava l’indipendenza
del Sud, conservo la tessera n°1 del suo movimento che sognava di far nascere e
la sua lettera di complimenti per la mia pronta adesione. Con gli anni maturò
la necessità che il Sud fosse più giusto tentare di ridargli diritti e dignità
in una visione unitaria, e infatti l’ultima sua lettera m’esortava a procedere
in tal senso. Per chiudere Pietro Golia, scomparso in questi giorni.
Giornalista ed editore con la sua casa editrice ”Controcorrente”a dar lustro ad
un’imprenditoria meridionale. Tanti libri sul Sud e la sua vera storia. Uomo intelligente,
di cultura estesa e di grande onestà intellettuale. Tant’è che nonostante agli antipodi
(aveva estrazioni politiche di destra) dal posizionamento politico del Partito del
Sud, incuriosito dal nostro procedere, ci propose d’editare a sue spese un nostro
libro “Con il Sud si riparte”(scritto a più mani, con la prefazione di Luigi de
Magistris e l’introduzione di Michele Emiliano). Prodotto, al di là del contenuto,
di qualità con carta Fedrigoni e distribuito in tutt’Italia nel circuito Mondadori.
Nacque una bella amicizia,con una sua stima crescente per noi che non lesinava d’esternarci.
Così come il rituale d’incontrarlo almeno una volta a settimana, sino a pochi giorni
fa,dove esigeva riflessioni e ipotesi di progetti futuri insieme.
Insomma quattro grandi uomini, al servizio del Sud,che la sorte
benigna ha fatto sì conoscessi e incontrassi dando un ulteriore senso al personale
percorso culturale e politico
.
Grazie maestri!
Andrea Balìa
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